Una serata ineguagliabile.
Il II° memorial “Roberto Straccia” Non è stata solo musica ma celebrazione della vita: Roberto è stato in ogni momento in mezzo a tutti i presenti che hanno sfidato anche il tempo inclemente per unirsi a questo viaggio nella memoria e festeggiare insieme il suo 27esimo compleanno.
Il pomeriggio si apre con la presentatrice Elisa Ripà che introduce il sindaco di Moresco Splendiani e don Franz, parroco di Monterubbiano, per fare gli onori di casa.
Un breve video introduce le iniziative organizzate dagli amici di Roberto dal 2011 al marzo di quest’anno, data di costituzione dell’Associazione…ed è subito tempo di lasciare spazio alla musica.
La pianista Elisabetta Traini, anima e promotrice dell’ensemble che ha allietato l’intera serata sale sul palco insieme a Carlo Velenosi e dalle quinte riecheggiano i versi del Pietà,Signore di A.Stradella:
“Un grido per pietà, a Lui volge
Un grido sommesso per quel gesto devastante
Un grido per quel gesto dannato
Un gesto che mai potrà ripetersi”
E’ l’inizio di un intenso viaggio tra arie classiche incentrate sul tema del perdono, della redenzione e della pietà sapientemente scelte da Elisabetta e che i cantanti Carlo Velenosi, Stefano Gennari, Letizia Ferracuti e Mary Santarelli interpretano magistralmente.
C’è spazio nelle pause per raccontare il 2014 dell’Associazione con un altro video per affermare con forza che il nostro cammino è solo all’inizio; un altro breve filmato racconta la cerimonia di consegna delle Borse di Studio “Roberto Straccia” del 13 dicembre al teatro dell’Iride di Petritoli.
Il concerto prosegue in un crescendo di emozioni: la prima parte termina con una stupenda interpretazione dell’Ave Maria di G.Verdi ad opera del soprano Letizia Ferracuti ma le sorprese non sono finite.
La seconda parte si apre con Carlo Velenosi che intona Mille Cherubini in Coro di F.Schubert, introdotta da un intenso recitato ad opera di Elisabetta:
Un sol pensiero ti rivolgiamo, Roberto, ora che sei un Angelo e hai lasciato a noi l’eredità del tuo ricordo.
Dormi e ascolta questa dolce canzone, chiudi gli occhi e sapremo scorgerti tra le nuvole d’or.
Dormi, chiudi gli occhi e ascolta gli angeli, tu solo puoi, che ora sei un Angelo.
Ancora forti emozioni che culminano nella chiusura della seconda parte con Adeste Fideles interpretata da tutti e quattro i cantanti in coro.
Prima della terza ed ultima parte sul palco Mario Straccia e Marco Vesprini, rispettivamente papà di Roberto e presidente dell’Associazione. Marco chiede agli altri membri dell’Associazione di raggiungere lui e Mario sul palco per dire, a parole sue, quanto importante sia il lavoro di ognuno anche dietro ai riflettori. E’ il turno di Mario che a fatica trattiene l’emozione e la felicità per questo singolare quanto inaspettato spettacolo che sta ascoltando. Affida i suoi pensieri alla presentatrice che legge i suoi appunti: parole semplici, dirette, dritte al cuore. Un ringraziamento a tutti gli amici di Roberto e all’Associazione che rendono più facile affrontare le difficoltà, come una grande famiglia:
“Le musiche che stiamo ascoltando stasera sono dedicate alla Sacra Famiglia.
La famiglia è una cosa sacra quando in essa dimorano la fede che aiuta a comprendere;
la speranza che aiuta a trovare la libertà quando la dignità viene calpestata dalla falsità;
la carità che ci aiuta a donare il nostro amore e non ci fa abbattere nelle difficoltà.
La famiglia è una piccola fiamma,
e quando è unita illumina il mondo!
Quando una famiglia permeata da questi valori viene offesa…interviene Dio.
Dio non tradisce, questo spiega tanta solidarietà.
Siete persone mandate da Dio.”
Mario Straccia
L’ultima parte del concerto è dominata da sonorità gospel grazie a Mary Santarelli ed Elisabetta che incantano la platea: durante l’Allelujah di Cohen sullo schermo scorrono foto di Roberto, del suo sorriso, delle sue passioni.
Amazing Grace conclude il concerto: messaggio di speranza e ritrovata armonia che profeticamente chiude questo primo anno dell’Associazione “In cammino con Roberto Straccia” ONLUS.
Le parole di Roberto chiudono questa intensa serata
“..l’umiltà è essere grandi ma sembrare piccoli..
è fare buone cose..essere una brava persona e non vantarsene..
essere sempre a livello degli altri, diciamo l’opposto dell’arroganza
è quella qualita che ti fa star bene con tutti
e che permette a tutti di star bene con te.”
Con queste parole tutti i presenti in sala escono dal teatro con la forte consapevolezza di aver preso parte a qualcosa di tanto grande quanto intimo, che trascende i legami del mondo materiale.
Hanno –davvero– viaggiato tra Note e Memoria.
l’ensemble:
Letizia Ferracuti – Soprano
Mary Santarelli – Contralto
Carlo Velenosi – Tenore
Stefano Gennari – Basso/Baritono
Elisabetta Traini – Pianoforte
Il programma del concerto (pdf)
RASSEGNA STAMPA
lopinionista.it
Roberto Straccia ricordato con l’iniziativa: “In viaggio tra note e memoria”
informazione.tv
Il 28 dicembre a Monterubbiano “in viaggio tra note e memoria”. Serata in occasione del ventisettesimo compleanno di Roberto Straccia